La maestra di De Laurentiis: “Aurelio non capisce il significato delle parole”

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Nella giornata di ieri, il nababbo partenopeo Aurelio De Laurentiis, ha tenuto a rilasciare alcune dichiarazioni di stima verso l’ex allenatore Mazzarri e l’Inter. Il pascià del cinepanettone si è infatti confessato con i giornalisti a margine di una conferenza stampa: “Fino ad adesso a Mazzarri gli abbiamo fatto da assist, abbiamo valorizzato le sue di azioni per andarsi a vendere al meglio allo ‘scornacchiato’, che ha dovuto vendere la compagnia”.

Come si può facilmente intuire, specie tra i nerazzurri, qualcuno non ha preso troppo bene l’essere epitetato come “scornacchiato”, che in napoletano non è notoriamente un complimento (vedi ad esempio questa raccolta di invettive) e la gaffe del facoltoso imprenditore ha fatto ben preso il giro d’Italia e del mondo.

Puntuale è arrivata, quest’oggi, la smentita dell’abbiente presidente: “Per la mia famiglia questo termine ha un significato a metà tra la provocazione e l’intelligenza. E’ quasi un complimento. Si riferisce ad un uomo scaltro, furbo ed intelligente.”

Leggendo queste ultime dichiarazioni, in redazione ci è sovvenuto un dubbio ed abbiamo compiuto qualche indagine. Il nostro inviato in Campania è riuscito a rintracciare ed intervistare Giustina Moratti, maestra elementare lombarda trasferitasi a Napoli nel primo dopoguerra ed insegnante di De Laurentiis. La donna, oggi 84enne, si ricorda perfettamente del piccolo Aurelio, che tanto la fece tribolare dal 1955 al 1960: “Veniva a scuola con mazzette di banconote nella cartella e poi cercava di comprare qualsiasi cosa gli capitasse a tiro. Era un bambino tanto agitato e permaloso, una vera peste! Gli altri bambini lo chiamavano ‘O Ciuccio’ perchè fin dalla seconda elementare menifestò un particolare disturbo dell’apprendimento. Non riusciva a comprendere il significato delle parole, attribuendone spesso l’accezione opposta.” Dopo una buona tazza di the, la signora Giustina prosegue: “Come voto gli davo spesso ‘negativo’ e lui era sempre molto soddisfatto perchè diceva che anche gli esami clinici della madre avevano lo stesso esito ed il babbo era tanto contento. Un volta gli diedi ‘pessimo’ e lui fece i salti di gioia telefonando subito a casa.”

Quello che avevamo immaginato si è quindi rivelato realtà. Il magnate napoletano ha dei problemi ad attribuire il giusto  significato alle parole e per questo, spesso, commette delle gaffe che scatenano l’ilarità del pubblico. Grazie alle rivelazioni della signora Giustina da oggi potremo seguire le avventure dello Sceicco con un occhio diverso e, forse, più benevolo.






NOTA: RuttoSport è un periodico satirico, pertanto le notizie riportate sono frutto della fantasia degli autori e vanno considerate esclusivamente una lettura ricreativa. RuttoSport non è una testata giornalistica e non aspira a diventarlo. Forza Viola e sempre Juve merda!
La Redazione

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