Il fallimento di una nazione

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Ieri non è stato il solo fallimento di un mondiale, ieri non solo è morto il sistema calcio Italia, non solo è morto il codice etico Prandelliano, non solo è morto il vecchio metodo di fare calcio legato a interessi di poche squadre; è morto il sistema Italia.
Che boccheggiasse si era capito già in altri campi, su cui non voglio inutilmente dilungarmi visto che sono un uomo di sport, che si rasentasse la pazzia in FIGC ce ne siamo resi conto al momento delle convocazioni e relative giustificazioni. La scelta del residence e la scoperta che l’Italia è la squadra che spende di più per il ritiro mondiale quando nel paese si boccheggia per arrivare a fine mese. Una nazione schiava di un suo connazionale bizzoso, irriverente, sopravvalutato, viziato, completamente assente da gruppo e dal gioco e in condizioni disastrose. Adesso i tweet di Giuseppe Rossi sono molto più chiari, è bastato vedere certi personaggi NON correre per il campo.
Giusta e dal lato umano apprezzabile la decisione del mister di dimettersi prendendosi tutte le colpe su scelte tecniche sbagliate, forse l’unica cosa in questo ultimo anno che mi ricorda la persona Prandelli vista a Firenze.
Da qui si può solo ripartire e deve essere fatto dalle radici. Dovete rendere credibilità al sistema calcio con sorteggi integrali per gli arbitri, divisione dei proventi televisivi all’inglese ( tutti uguali ) e lavorare sui giovani italiani abbassandone il costo. E’ finita l’era della speculazione dove anche il procuratore più infimo si sistema a vita vendendo un cartellino.
Ci sono piu stranieri che italiani? chiedetevi il perchè…
Serve fame….fame di vittoria, serve sacrificio, corsa e volontà. Queste son le doti che rendono una nazionale simpatica e coinvolgente. Basta anche ai giornalai che in un giorno passano dall’osannare all’infamare, avete stufato! A noi di cosa pensate Voi non ce ne frega nulla, a noi interessano i fatti di sport non come voi la pensate. Quanto rimpiango Paolo Valenti, mai una parola fuori posto, mai saputo e mai capito per che squadra tifasse fino al giorno della sua dipartita. Non a caso era uno dei nostri. Sempre fidelis






NOTA: RuttoSport è un periodico satirico, pertanto le notizie riportate sono frutto della fantasia degli autori e vanno considerate esclusivamente una lettura ricreativa. RuttoSport non è una testata giornalistica e non aspira a diventarlo. Forza Viola e sempre Juve merda!
La Redazione

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