Norma Cavilli: “Far giocare Bianco e non Duncan è discriminazione razziale”

Interessantissimo approfondimento condotto dalla nostra redazione all’interno di alcune dinamiche che spiegano le scelte non sempre comprensibili da parte dei dirigenti delle società di calcio. Ad aprirci le porte è l’avv. Norma Cavilli, responsabile dell’ufficio Parità, diversità e inclusione (PDI) di Acf Fiorentina. “Gestire una società di così multiculturale non è assolutamente facile. Per fortuna la comunità europea ha un livello molto alto di sensibilità verso i temi delle pari opportunità e dell’inclusione e a questo livello tutti si devono adeguare. Ci sono quesiti posti dai tifosi a cui esistono risposte che non sempre possiamo dare e vi faccio alcuni esempi giusto per darvi la dimensione del problema che affrontiamo. In campo dobbiamo avere rappresentate tutte le quote lgbtqia+ ad esempio, così come dobbiamo garantire la presenza delle differenti razze presenti in rosa. Duncan è stato titolare per parte della stagione poi ha avuto qualche fastidio e ha perso il posto; inserire al suo posto Bianco non è visto di buon occhio dalle norme internazionali. Così come eccessive sono le critiche verso alcuni giocatori e vorrei che i tifosi fossero consapevoli del fatto che noi dobbiamo schierare alcuni disabili per tenere conto delle quote relative alle categorie protette. Lo stesso vale per Italiano, l’allenatore fu preferito a Tedesco perché la comunità ebrea non vedeva di buon occhio il cognome dell’attuale mister della nazionale belga. Chiesa fu venduto perché rappresentava una posizione troppo netta per una società sportiva che si definisce atea. Vlahovic per Cabral? Questo non lo so nemmeno io.”






NOTA: RuttoSport è un periodico satirico, pertanto le notizie riportate sono frutto della fantasia degli autori e vanno considerate esclusivamente una lettura ricreativa. RuttoSport non è una testata giornalistica e non aspira a diventarlo. Forza Viola e sempre Juve merda!
La Redazione

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