Clamorosa scoperta: la “rovesciata” è nata a Firenze nel lontanissimo 1887!

La Gazzetta dello Sport dedica oggi un interessante approfondimento sui 100 anni di rovesciata (articolo), secondo la ricostruzione della rosea nata in Cile nel gennaio 1914 ad opera del funanbolo Ramon Unzaga Asla. Oltre al calciatore spagnolo emigrato in sudamerica, la cui prodezza venne ribattezzata “chilena”, vengono citati anche l’altro cileno David Arellano ed un non meglio identificato marinaio di colore che si esibì in tal gesto, secondo la rivendicazione peruviana, addirittura nel 1892. Per l’Italia vengono citati i più recenti Silvio Piola (1939) e Carlo Parola (1950), la cui rovesciata è diventata il simbolo delle figurine Panini.

Da ricerche compiute negli archivi del Museo Storico Calcistico Fiorentino, grazie alla collaborazione del direttore Dott. Alfio Rabona, è stata effettuata una clamorosa scoperta che retrodata la genesi della “chilena” di 5 anni. La decennale amicizia che lega Ruttosport all’istituzione museale ci ha permesso di rivelare l’incredibile notizia in anteprima mondiale.

Testimonianze scritte ritenute attendibili raccontano di Ugolino Pecchioli, un giovanotto di 13 anni, che era solito frequentare con i suoi amici le rive dell’Arno esibendosi in spericolati tuffi estivi. Il 12 luglio 1887 il piccolo Ugolino ripescò in Arno una palla utilizzata da alcuni giocatori di pallone col bracciale, che si esibivano alle Cascine prima della costruzione dello storico sferisterio, e la utilizzò per esibirsi in alcuni numeri da circo. Più volte colpì la palla con i piedi rovesciando il corpo all’indietro, atterrando nelle acque del fiume e lasciando di stucco le centinaia di fiorentini accorsi ad ammirare le audaci acrobazie. Era nata la rovesciata.

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Ragazzi in riva all’Arno mentre eseguono l’ugolina

Più tardi le cronache fiorentine si riferirono all’episodio battezzando il singolare movimento “ugolina”, imitato negli anni successivi dai tanti ragazzini scavezzacollo che movimentavano le rive dell’Arno non appena le temperature si facevano più miti. Fu un vero fenomeno di costume dell’epoca, del quale sfortunatamente si perse ogni traccia fino ad oggi.

Grazie al Museo Storico Calcistico Fiorentino Firenze si può riappropriare, con orgoglio, della primogenitura ufficiale del gesto tecnico che tanti appassionati di calcio sognano di veder eseguire dai loro campioni preferiti.






NOTA: RuttoSport è un periodico satirico, pertanto le notizie riportate sono frutto della fantasia degli autori e vanno considerate esclusivamente una lettura ricreativa. RuttoSport non è una testata giornalistica e non aspira a diventarlo. Forza Viola e sempre Juve merda!
La Redazione

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