Pisa, vituperio delle genti e del giuoco del calcio

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Tifosi pisesi sulla strada per lo stadio

Che tra Firenze e Pisa non corra buon sangue è cosa risaputa. Dante Alighieri, un tipo dotto e acculturato, definiva Pisa come il “vituperio delle genti” ed è arcinoto il vecchio adagio per il quale è “meglio un morto in casa che un pisano all’uscio”. In realtà che i pisani, o meglio i pisesi, siano sempre arrancati dietro Firenze soprattuto dopo che qualcuno, lassù in alto, per rimediare agli errori passati, gli tolse il mare, è un puro e semplice dato di fatto. A tal proposito si narra che un pisese, recatosi con tanto di asciugamano e ombrellone a far il bagno ed accortosi che il mare era sparito, abbia esclamato esterefatto: “Gao!” dando così origine al curioso modo di dire locale.

In ambito calcistico la storia si ripete invariata, con una Fiorentina sempre (o quasi) nella massima serie ed il Pisa a barcamenarsi nelle serie minori, ai limiti del professionismo. A parte qualche toccata e fuga negli anni ’20/’30 ed un doppio confronto nell’anno del secondo scudetto viola, negli anni ’80/’90 le due squadre si scontrarono un discreto numero di volte con un bilancio totale di 12 vittorie viola, 7 pareggi e sole 3 vittorie del Pisa (19/12/1927, 29/11/1987, 28/08/1988) alle quali va aggiunto l’incontro di Coppa Italia di serie C del 21/08/2002 tra la Florentia Viola post fallimento ed il Pisa vinto dai nerazzurri per 1 a 0. Dopo quasi un secolo di anonimato e di mediocrità, il Pisa ebbe finalmente il suo momento di notorietà salendo agli onori delle cronache nazionali nel 2003 grazie al cane (un pastore tedesco) Gunther IV che ne diventò per un periodo il presidente.

Una lunga e doverosa premessa per soffermarci sulle parole di Pino Vitale, dirigente generale del Pisa (articolo).

Per prima cosa spendiamo due righe per conoscere Giuseppe Vitale, ex calciatore e dirigente sportivo di natali fiorentini ma emigrato nel contado. Brillante la sua carriera da calciatore, mezz’ala dal gol facile in alcune delle più importanti squadre italiane come Pistoiese, Quarrata, Camaiore e Rondinella. Luminosa la carriera da dirigente sportivo, dalla Rondinella alla Lucchese, dall’Empoli al Pisa, sempre al comando di prestigiosi top club.

Venendo adesso agli eventi recenti, il caso vuole che la Fiorentina si fosse accordata proprio con Vitale e con il Pisa, per trasferire in prestito due giovani della Primavera Lorenzo Venuti e Niccolò Fazzi. Tutto sembrava fatto ma al momento di mettere le firme sui contratti i trasferimenti sono saltati. Per non compromettere la trattativa, ai giovani viola era stato omesso di menzionare il nome della squadra di destinazione, riferendosi alla stessa come una importante società italiana dai colori neroazzurri raggiungibile attraverso un aeroporto internazionale. Pensando di essere quindi destinati all’Inter, i due giovani avevano manifestato grande soddisfazione e la voglia di apporre subito la firma sul contratto. Quando però si sono resi conto che i nerazzurri erano il Pisa hanno immediatamente fatto marcia indietro trincerandosi dietro uno stizzito: “Al Pisa andateci voi!”.

Vitale ed il presidente Carlo Battini (A proposito, sempre invidiosi questi pisesi. Noi abbiamo i ciabattini e per tentare un’improbabile emulazione il Pisa c’ha Battini ndr) sono rimasti molto turbati dal doppio “sgarbo” etichettando i dirigenti della Fiorentina come cialtroni.

Intervistato al volo, appena giunto a Firenze, il patron Della Valle ha risposto stupito alla nostra domanda sulla questione: “Pisa? O cos’è?”






NOTA: RuttoSport è un periodico satirico, pertanto le notizie riportate sono frutto della fantasia degli autori e vanno considerate esclusivamente una lettura ricreativa. RuttoSport non è una testata giornalistica e non aspira a diventarlo. Forza Viola e sempre Juve merda!
La Redazione

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