Clamoroso: salta l’accordo con gli chef. Cognigni: “Ci penso io!”

Grande entusiasmo aveva destato l’accordo stipulato tra la Fiorentina e i migliori chef italiani, sinergicamente uniti per allietare i palati vip con le prelibatezze regionali dedicate alla squadra ospite della domenica. Purtroppo nelle ultime ore pare ci siano stati alcuni problemi legati all’ingaggio dei cuochi stellati. Secondo voci non confermate, gli artigiani del cibo avrebbero preteso di essere pagati e questo non sarebbe andato giù alla società gigliata, mettendo così a repentaglio gli accordi presi. In soccorso degli affamati ospiti è però accorso il presidente esecutivo Mario Cognigni, che in gioventù si è dilettato tra i fornelli con discreto successo: “Niente paura, ci penso io!” avrebbe baldanzosamente affermato il numero 1/bis viola. Questa mattina infatti alcuni tifosi giurano di averlo visto aggirarsi tra gli scaffali di un noto discount fiorentino, per gli ultimi approvvigionamenti. Rispetto a quanto programmato sarebbe prevista una lieve variazione sul menù, pur mantenendo il rispetto delle eccellenze regionali liguri. Gli inviati potranno infatti gustare delle eccezionali trofie al pesto pronto, che saranno servite nell’immediato prepartita direttamente dall’eclettico contabile marchigiano, in prestigiosi piatti di plastica con eleganti forchettine in plexiglass. La società tiene a precisare che le bevande non saranno incluse, quindi chi volesse partecipare è pregato di presentarsi munito di acqua, vino o altri beveraggi a scelta. L’idea di base sarà quindi mantenuta in ogni caso, una sorta di terzo tempo vip che non mancherà di soddisfare anche i palati più esigenti.






NOTA: RuttoSport è un periodico satirico, pertanto le notizie riportate sono frutto della fantasia degli autori e vanno considerate esclusivamente una lettura ricreativa. RuttoSport non è una testata giornalistica e non aspira a diventarlo. Forza Viola e sempre Juve merda!
La Redazione

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*