Lo sfogo di Pepito: “Prigioniero di un ingaggio troppo alto, adesso sto meglio”

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Giuseppe Rossi è finalmente tornato. Dopo mesi, anni per meglio dire, di problemi, infortuni e ricadute, il Pepito viola si è finalmente ripresentato all’appuntamento con il gol. La “vittima” sacrificale è il morbido Belenenses, terza squadra di Lisbona. Le squadre portoghesi portano evidentemente bene a Rossi, infatti l’unico gol europeo con la maglia viola lo aveva messo a segno proprio contro i lusitani del Paços Ferreira (nota di Tiko Statis).

Per celebrare degnamente il ritorno del campione italo americano volevamo contattarlo telefonicamente, trovando sempre la linea occupata. Abbiamo deciso di chiamare allora Antonio Masseria, meglio conosciuto come “Tony tre dita”, amico d’infanzia nonchè consulente e confidente di Pepito, il quale ci ha gentilmente rilasciato alcune dichairazioni.

“Peppe è il numero uno, non ci sono dubbi. In queste prime giornate l’ho visto stentare e la cosa non mi ha fatto persuaso. L’ho chiamato e mi ha confidato il suo disagio. Peppe si sentiva in difficoltà nel percepire uno stipendio così alto senza fare nulla, qualcuno addirittura lo chiamava ‘il turista americano’. Finchè c’era Gomez le pressioni e gli sfottò erano rivolti al tedesco, adesso che Mario se n’è andato, Peppe aveva tutto sulle sue spalle. Per questo ha chiesto alla società di potersi ridurre lo stipendio. All’inizio i Della Valle hanno tergiversato, consultando anche i sidacati di categoria, per capire se la cosa potesse essere fattibile senza ripercussioni. Poi hanno finalmente accettato, dimezzando lo stipendio fisso e introducendo qualche bonus legato a presenze e gol. Per Peppe è stata una vera e propria liberazione! L’ho visto rinato! E lo avete visto anche voi andare subito in gol ieri sera”.

Si trattava quindi effettivamente di una questione psicologica, non legata come alcuni credevano alla paura dei contrasti e degli scontri fisici con gli avversari, ma piuttosto ad un discorso di riconoscienza e di pudore verso la società viola. Adesso che sembra tutto alle spalle, Pepito ha di fronte a sé un grande e radioso futuro, pronto a prendere in mano la Fiorentina per condurla dove nessuno ha mai osato negli ultimi anni.






NOTA: RuttoSport è un periodico satirico, pertanto le notizie riportate sono frutto della fantasia degli autori e vanno considerate esclusivamente una lettura ricreativa. RuttoSport non è una testata giornalistica e non aspira a diventarlo. Forza Viola e sempre Juve merda!
La Redazione

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